‘Due parole’ per introdurre all’argomento dell’articolo….
FINE DEL LAVORO
“Fine del Lavoro” è un viaggio nel passato, nel presente, e nel futuro…
‘Due parole’ per introdurre all’argomento dell’articolo….
“Fine del Lavoro” è un viaggio nel passato, nel presente, e nel futuro…
Nel seno di un discorso un poco più complesso, mi son permesso di fare questa digressione, spronato dalla rilevanza della cronaca (nera e rosa) e dal proliferare dell’argomento più (ec)citato che discusso seriamente.
Il tema è la relazione Soggetto/Oggetto nella dimensione più alta e profonda che ci sia: quella d’amore.
Che diavolo accade tra amante e amato? Ecco: la prospettiva è, come al mio solito, un poco fuori dal comune, e il taglio interdisciplinare.
È più che ovvio che la relazione Soggetto/Oggetto connessa nel LAVORO (per esempio nella perdita del lavoro) si muove in condizione di sudditanza rispetto al più alto argomento, ed ha tutto di che imparare (e d’altronde i termini che usa il lavoro… passione, amore, empatia, fedeltà, perdita, realizzazione, autodeterminazione… da dove sono desunti?).
Contributo pubblicato su Scenari, 16/12/21 (Mimesis edizioni). Queste due immagini suggestive e ironiche, tema comune il caffè, hanno innescato una riflessione: se CAFFEINA = EFFICIENZA ➡ CAFFEINA = LAVORO, è magari il caso di fare un po’ il punto sull’equazione LAVORO = EFFICIENZA?
Il probabile esito è trovarsi a riflettere su quanto quel “do stupid things faster with more energy” sia azzeccato….